Punto n.823 del 19-05-2023
Pag.1 < > Pag.2

Punto di Creazzo n.823 del 19-05-2023
PFAS E LE ANALISI IMPOSSIBILI?
Lista civica per Creazzo


Dieci anni fa, circa, quando la problematica di inquinamento da PFAS venne alla luce, uno dei primi interventi della Regione fu la suddivisione della cosiddetta “area inquinata” in due ambiti denominati Zona Rossa e Zona Arancio.
Il criterio utilizzato all’epoca teneva conto delle forniture di acqua da acquedotto, e la zona arancio veniva individuata come un’area dove l’acqua del rubinetto non risultava inquinata da PFAS in quanto i pozzi di approvvigionamento erano collocati fuori dalle zone rosse.
Nel nostro caso, Creazzo, l’acquedotto attinge in zona Moracchino (strada Marosticana) dagli anni 70, dopo che le nostre falde avevano subito il primo inquinamento dai prodotti Miteni, che allora si chiamava Rimar.
Negli anni successivi la definizione del territorio è rimasta invariata, anche se numerose ricerche, a volte anche secretate per molto tempo, hanno dimostrato che l’acqua non è l’unica fonte di avvelenamento da Pfas, ma anche i cibi contribuiscono all’accumulo di PFAS nel sangue.
Di fatto, mentre nell’area rossa si sono attivati tutta una serie di interventi di monitoraggio della salute dei cittadini, nella zona arancio nulla si è fatto, salvo a CONTINUA A LEGGERE...




Punto di Creazzo KLIK