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Dall'ultimo numero in edicola (n.860)
Punto di Creazzo n.859 del 19-04-2024
AUGURIO
PER LA RESISTENZA
don Maurizio Mazzetto
Cari amici, il momento che stiamo vivendo ci sembra unico, nel suo degrado e nella sua pericolosità. Sembra che l’odio e la violenza crescano di giorno in giorno, nelle più diverse forme, attorno a noi.
Sembra, inoltre, che i popoli siano rassegnati soprattutto a quella realtà che viene presentata, dai governanti, come inevitabile: la guerra, ossia l’esercizio della violenza collettiva. A tal proposito, riporto un brano da un romanzo molto autobiografico: “Leggendo storie e cronache, ad ogni piè sospinto c’incontriamo in assalti, furti, uccisioni e guerre volute dai principi. Ed è una constatazione curiosa a farsi, come sulla nobiltà una volgare grassazione a mano armata si camuffi da guerra per la patria, un assassinio si trasformi in espansionismo e potenziamento dello stato. Quello che non riesco a capire è perché i popoli sopportino i principi e li onorino e li lodino per le loro colpe, mentre sono pronti a condannare uno di essi che commetta le colpe medesime. (…). Lodando il principe, il popolo non fa che lodare se stesso e le proprie tendenze belluine, ed ammirare colui che impunemente può compiere il male”. (Pericle Fidenzi, In fuga. Odissea di un so CONTINUA A LEGGERE...
don Maurizio Mazzetto
Cari amici, il momento che stiamo vivendo ci sembra unico, nel suo degrado e nella sua pericolosità. Sembra che l’odio e la violenza crescano di giorno in giorno, nelle più diverse forme, attorno a noi.
Sembra, inoltre, che i popoli siano rassegnati soprattutto a quella realtà che viene presentata, dai governanti, come inevitabile: la guerra, ossia l’esercizio della violenza collettiva. A tal proposito, riporto un brano da un romanzo molto autobiografico: “Leggendo storie e cronache, ad ogni piè sospinto c’incontriamo in assalti, furti, uccisioni e guerre volute dai principi. Ed è una constatazione curiosa a farsi, come sulla nobiltà una volgare grassazione a mano armata si camuffi da guerra per la patria, un assassinio si trasformi in espansionismo e potenziamento dello stato. Quello che non riesco a capire è perché i popoli sopportino i principi e li onorino e li lodino per le loro colpe, mentre sono pronti a condannare uno di essi che commetta le colpe medesime. (…). Lodando il principe, il popolo non fa che lodare se stesso e le proprie tendenze belluine, ed ammirare colui che impunemente può compiere il male”. (Pericle Fidenzi, In fuga. Odissea di un so CONTINUA A LEGGERE...
