Punto di Montecchio n.1107 del 17-11-2023



MONTECCHIO MAGGIORE
Daniela Muraro
Una volta Montecchio Maggiore era un paese che nettamente si caratterizzava per le numerose contrade ognuna con il suo nome e con un luogo significativo: le stazioni ferroviarie, le chiese, l'ospedale, la fabbrica Ceccato, il collegio dei Giuseppini, la grande fattoria... e le strade che avevano un ruolo importante nel far percepire tutto ciò un insieme legato, per l'appunto un paese. I castelli comprendevano tutti questi luoghi.
Ma Montecchio M. aveva il suo centro riconosciuto da ogni Montecchiano come tale, dove c'erano (e ci sono) il municipio, il duomo, la scuola elementare, la canonica, la fontana, l'osteria, l'edicola, la banca e varie abitazioni ed essenziali negozi disposti a lato della grande piazza. Attorno al 1960 questa piazza, con l'iniziativa determinante dell'amministrazione comunale, fu occupata da un grande edificio a forma di L ed il vasto spazio è stato così interrotto. Come conseguenza altri sono apparsi: angusti (via Alton) miseri (il giardinetto dove nessuno sosta) mentre lo spazio maggiore quello collegato al sagrato è diventato un parcheggio e nessuno lo rivendica come possibile luogo d'incontro, di giochi, di passeggio, talmente è squallido. Quando s... CONTINUA A LEGGERE...