Punto di Montecchio n.1136 del 21-06-2024



DIO PERDONA, LA GIUSTIZIA AUSTRIACA NO.
Ricerche SILVANO CONCATO
E' una variante del titolo del film western (che a me continua a piacere nonostante la mia ormai veneranda età) DIO PERDONA, IO NO.
Questa vicenda incomincia a Montecchio Maggiore, zona di San Pietro, è il 24 Dicembre 1850, vigilia di Natale, e il merciaio Giacomo Nervo si reca ad Arzignano a vendere le sue merci, la moglie con due figli piccoli, si reca invece nella Chiesa di S. Pietro per le funzioni religiose.
In casa quindi non c'è nessuno e un ladro ne approfitta per rubare.
Nella relazione della Deputazione Comunale viene fatta una dettagliata descrizione del percorso fatto dal ladro per entrare in quella abitazione; dalla via detta "Trozzo della Rocca Vecchia" salta sul basso tetto di una casa, e saltando una cinta di mura arriva nella corte e di lì al granaio e poi in una stanza, nell'armadio della quale sono custodite Lire 1.602 assieme ad orecchini e oggetti d'oro per un valore di circa 80 Lire.
Il ladro prende solo i soldi e lascia lì il resto.
Poi con un balzo salta nell'orto. Si sa che il ladro era solo, infatti c'è una sola orma lasciata da uno stivale con la punta a becco d'anatra.
Cominciano le indagini e i sospetti cadono immediatamente sul figlio... CONTINUA A LEGGERE...