| Punto n.1085 del 26-05-2023 |
| Punto n.1084 del 19-05-2023 |
| Punto n.1083 del 12-05-2023 |
| Punto n.1082 del 05-05-2023 |
| Punto n.1081 del 28-04-2023 |
| Punto n.1080 del 21-04-2023 |
Dall'ultimo numero in edicola (n.1085)
Punto di Montecchio n.1084 del 19-05-2023
LA STORIA CHE CREA COMUNITA'
Rosanna Frizzo
Vorrei condividere con i lettori del Punto poche riflessioni in merito all’evento che ha visto, sabato 13 maggio, in Corte delle Filande, il prof. Luciano Chilese presentare il suo ultimo lavoro, “Montecchio Maggiore,1943-1945, l’occupazione tedesca e la Resistenza”.
Il volume di oltre 700 pagine è il frutto di un lungo lavoro di ricerca storica per restituire alla città un quadro chiaro di quello che fu la guerra civile a Montecchio e per dare finalmente un posto ai tanti protagonisti degli avvenimenti di quel periodo drammatico e tragico.
Un quadro, appunto, dove si muovono persone semplici, a tratti inconsapevoli, perché troppo giovani, ma con un’ idea chiara: riconquistare la libertà che l’esercito nazifascista negava.
Un piccolo cosmo entro il quale Chilese ha indagato da vero storico, ovvero, ricorrendo alle fonti primarie e secondarie, frequentando archivi storici, ma anche religiosi e soprattutto privati. Luciano ha visitato tante famiglie della città che gli hanno aperto i preziosi cassetti della memoria che conservavano i ricordi di quel tempo. Cartoline, fotografie, lettere dalle quali trarre informazioni preziose in aggiunta a quelle che la nutri CONTINUA A LEGGERE...
Rosanna Frizzo
Vorrei condividere con i lettori del Punto poche riflessioni in merito all’evento che ha visto, sabato 13 maggio, in Corte delle Filande, il prof. Luciano Chilese presentare il suo ultimo lavoro, “Montecchio Maggiore,1943-1945, l’occupazione tedesca e la Resistenza”.
Il volume di oltre 700 pagine è il frutto di un lungo lavoro di ricerca storica per restituire alla città un quadro chiaro di quello che fu la guerra civile a Montecchio e per dare finalmente un posto ai tanti protagonisti degli avvenimenti di quel periodo drammatico e tragico.
Un quadro, appunto, dove si muovono persone semplici, a tratti inconsapevoli, perché troppo giovani, ma con un’ idea chiara: riconquistare la libertà che l’esercito nazifascista negava.
Un piccolo cosmo entro il quale Chilese ha indagato da vero storico, ovvero, ricorrendo alle fonti primarie e secondarie, frequentando archivi storici, ma anche religiosi e soprattutto privati. Luciano ha visitato tante famiglie della città che gli hanno aperto i preziosi cassetti della memoria che conservavano i ricordi di quel tempo. Cartoline, fotografie, lettere dalle quali trarre informazioni preziose in aggiunta a quelle che la nutri CONTINUA A LEGGERE...
